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Recensione Libro Giorgio Ferraris "IN PRIMA LINEA A NOWO POSTOJALOWKA


Presentazione del libro di Giorgio Ferraris ad Imperia

 

Il 16 gennaio 2014 alle ore 17,30 presso il Salone Consiliare del Municipio di Imperia, è stato presentato ufficialmente il libro di Giorgio Ferraris  “In prima linea a Nowo Postojalowka – La campagna di Russia di Giacomo Alberti alpino della Cuneense”. Una rappresentanza dell’Associazione Culturale Tracce di Memoria e del Comitato Memoriale Divisione Alpina Cuneense ha partecipato alla presentazione in un salone gremito  di folla. Dopo i saluti del Signor Paolo Sprescino, Presidente del Consiglio Comunale di Imperia, si sono alternati l’Assessore Serafini, il Presidente della Sezione A.N.A. di Imperia Enzo Daprelà , il figlio di Giacomo Signor Alberto Alberti ,  e l’autore del libro Giorgio Ferraris.

 

Gli interventi sono stati intervallati dall’esibizione di alcuni canti alpini eseguiti dal Coro A.N.A. Monte Saccarello.

 

Tutti si sono uniti nel ricordo del Cavalier Giacomo Alberti, descrivendo l’uomo, la sua grande forza di volontà e determinazione, la sua capacità di disegnare e modellare la realtà così come lui l’aveva vista ed anticipata nel 1948 creando l’Azienda che, come Giacomo spesso ricordava, ha sempre rappresentato la sua vittoria sulla miseria da cui proveniva, la sua rivincita per il fatto di non aver potuto studiare.

 

Tutti hanno sottolineato il suo carattere mite, ma determinato, di un uomo consapevole di quanto sia stato importante mettersi in gioco nella vita così come nel lavoro, e soprattutto nelle situazioni difficili. Un uomo che come tanti altri si è gettato anima e corpo rabbiosamente nel lavoro, per la voglia di guardare finalmente ad un futuro, ma anche per non dover pensare, per non dover dare risposte, e infine per non dover temere conseguenze, se avesse parlato di quanto era accaduto loro, e soprattutto a quelli molto meno fortunati di loro che non erano ritornati. E questo ricordo angoscioso, terribile, amaro, questa quasi vergogna che il Paese sembrava addossare a chi aveva partecipato alla Campagna di Russia, per molti anni si manifestò col silenzio, nel ricordo dei ragazzi, dei suoi amici, che con atroci sofferenze erano rimasti in terra lontana.

 

Negli ultimi anni è stato promotore della giornata in ricordo dei Caduti della Campagna di Russia, e davanti al monumento ai Caduti del Battaglione Pieve di Teco, che si erige nel Cimitero di Oneglia, si trasformava, diventava quasi loquace, lui che non era proprio un gran chiacchierone.  Il racconto delle sue esperienze nel corso della tragica ritirata si faceva sofferto e il suo sguardo sempre sereno si perdeva nei ricordi. Era riuscito a ritornare a casa con una Medaglia d’Argento al Valor Militare e i piedi congelati, con molte più ferite nell’anima che nel corpo. Era sopravvissuto alla più terribile delle battaglie, Nowo Postojalowka, ecatombe degli Alpini Liguri e Piemontesi, cimitero della Cuneense e della Julia.

 

Giorgio Ferraris nel suo intervento ricorda il pensiero di Giacomo sulla guerra in Russia: “… è stata una grande tragedia per tutti quelli che vi hanno preso parte. Nikolajewka ha legittimamente avuto un grande valore simbolico per tutti quelli che sono riusciti a tornare a casa, ma Nowo Postojalowka è stata la battaglia che ha condensato e rappresentato la nostra guerra in Russia, perché è stato il più imponente scontro militare dove la situazione di inferiorità e di inadeguatezza del nostro esercito si è manifestata completamente con le drammatiche conseguenze che conosciamo”.  Ferraris ha raccontato come conobbe Giacomo,  la spontanea collaborazione che nacque, soprattutto per le vicende legate all’esperienza della guerra di Russia. Dopo la tragica scomparsa di Giacomo in seguito ad incidente stradale, Ferraris riprende a lavorare al libro, cercando di realizzarlo come insieme l’avevano pensato, ma si accorge che le memorie e i racconti di Giacomo, costituivano un testo ampio e completo, oltre che la testimonianza di un’esperienza unica e significativa, che necessitava soltanto di essere inserito nel contesto generale di quella guerra e della ritirata per fornire un quadro veritiero ed esemplificativo della tragica epopea dei nostri soldati in Russia.

 

***

 “In prima linea a Nowo Postojalowka” , di Giorgio Ferraris, racconta i fatti di cui è stato protagonista e testimone nella guerra in Russia Giacomo Alberti, Sergente degli Alpini del Battaglione Pieve di Teco, della Divisione Cuneense, rimasto sul Don con il suo plotone per proteggere la ritirata del Corpo d’Armata Alpino, sopravvissuto alla tragica battaglia di Nowo Postojalowka e uscito dall’accerchiamento russo a Nicolajewka. Un libro straordinario che racconta una pagina di storia trascurata. Una memoria unica, arricchita da molte immagini inedite.

 Edito da Araba Fenice , Boves – 2013,   info@arabafenicelibri.it


 





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